Acciuleddi o azzuleddi
Domani è Martedì Grasso, ma onestamente quest’anno mi viene molto difficile sentire la magia del Carnevale, gli avvenimenti storici (degli ultimi due anni) mi hanno un pò staccato da quel clima di festa che da sempre in Sardegna (e non solo) contraddistingue questo periodo dell’anno. Ma la fiaccola carnevalesca vive in ogni sardo e non si può spegnere, così è bastato un attimo, un piccolo video su Instagram e la voglia irrefrenabile di preparare gli acciuleddi o azzuleddi si è impossesata di me!
Ad aver soffiato sulla mia fiaccola sono state due donne sarde che nell’ultimo periodo hanno lavorato molto per far conoscere (ognuna nel suo campo) la Sardegna autentica, una terra fatta di tradizioni e cultura che deve essere fatta conoscere con ogni mezzo possibile.
Jessica Cani autrice del blog Sardegna Quanto Basta, ha fatto della creazione di contenuti digitali il suo lavoro. Sui suoi social racconta la nostra Isola e la sua cucina in modo sincero, senza fronzoli o preconcetti. La racconta tutta, pregi e difetti, luci e ombre con l’amore che solo una figlia di Sardegna può avere.
Claudia Vacca professione pastaia, crea con le mani delle vere e proprie opere d’arte. Ha iniziato a preparare la pasta della tradizione insieme a sua nonna e non ha mai più smesso. La passione, lo studio e il lavoro nei più grandi ristoranti dell’Isola le hanno permesso di imparare a far convivere tradizione e innovazione. Oggi dalle sue mani escono dei gioielli che regalano felicità a chi ha la fortuna di poterli gustare.
Non conosco né Jessica, né Claudia, ma mi sono ripromessa di andarle a trovare la prossima volta che torno a casa. Intanto le ringrazio ancora perchè senza di loro questi acciuleddi non sarebbero mai nati!
Gli acciuleddi sono dolci tipici della parte nord della Sardegna e derivano il loro nome proprio dalla loro forma intrecciata simile a una matassina. Scendendo più verso il centro prendono anche il nome di azzuleddi. Noi vi lasciamo il video della formatura.
Come per ogni ricetta tradizionale che si rispetti ne esistono davvero tante versioni che variano tra loro per la quantità di uova e la presenza o meno di una componente alcolica. Tutte però convergono verso la frittura e il bagno nel miele caldo.
Molto simili a questi dolci sono le orillettas altro dolce tipico della tradizione carnevalesca sarda. Se invece preferite i dolci lievitati non vi dimenticate delle mitiche fritelle di Nonna Maria!
Noi vi lasciamo la ricetta degli acciuleddi! Se la provate scriveteci sulla nostra pagina Facebook “Il Quadernino Rosso” o sul nostro canale Instagram @ilquaderninorosso.
Acciuleddi
Ingredienti
- 250 g Semola fine
- 250 g Farina 00
- 1 Uovo
- 80 g Acqua
- 20 g Acquavite (in alternativa una buona grappa secca)
- 50 g Zucchero semolato
- 100 g Strutto
- 5 g Sale
- Scorza di un limone
- Olio di semi
- 300 g Miele
Istruzioni
- In una ciotola inserire le farine lo zucchero, il sale, la scorza di limone e l'uovo, iniziare a mescolare. Aggiungere lo strutto e sabbiare, impastando con la punta delle dita.
- Aggiungere a poco a poco l'acqua e l'acquavite, impastare sino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Far riposare l'impasto avvolto nella pellicola per circa un'ora.
- Formare dei filoncini di pasta e intrecciarli come nel video sino a formare delle piccole matasse.
- Friggere gli acciuleddi in abbondante olio di semi.
- In un pentolino scaldare il miele per renderlo più fluido. Ripassare gli acciuleddi nel miele caldo, riporli su un piatto da portata.
Con gli “acciuleddus” ho scoperto questo sito. Molto interessante. Grazie per la storia, le info e la ricetta.
Cordialemente .
Grazie a te! Se ti va ci trovi anche sui social! A presto buona serata