LaDevozione al PastiFICOdiMartino!
Da quando ha aperto, nel 2017, FICO Eataly World è stato per me un’attrattiva. Un parco giochi sospeso tra le critiche e gli elogi, ma si sa: una vera scienziata non si esprime sino a che non ha verificato da se i risultati! Così ieri sera mi trovo per lavoro in una piovosa Emilia Romagna che non mi permette di fare i giri tra le botteghe dei centri storici e dei piccoli borghi, che per me hanno un fascino primitivo. La pioggia decide per me: modernità sia.
Mi avvicino al tempio del cibo italiano con dubbiosa curiosità, una struttura immensa, ma armoniosa; tutta in legno e con il tetto coperto di pannelli fotovoltaici (piccola deformazione professionale). All’interno delle aree tematiche distinte per prodotto. Un’atmosfera formale e informale allo stesso tempo. Stand di street food si alternano a ristoranti specializzati nella cucina e nella vendita del tartufo.
E’ tardi e non posso visitare tutto, non ci penso neppure un’attimo so cosa voglio vedere e mangiare! Sono mesi che su tutti i social dei blogger vedo pacchetti take away, forchettate di una sola cosa: la pasta del pastificio Di Martino, per gli amici LaDevozione.
Si, sono 1200 km lontana da casa, in viaggio di lavoro e ho scelto di mangiare pasta al pomodoro! Se non capite quanta felicità albergava in me durante la cena più semplice dell’universo non avete mai visto un immagine come questa:
Arrivo davanti allo stand, le indicazioni recitano “Qui si produce e si vende Pasta”. Non una pasta qualsiasi quella del Pastificio Di Martino produttori da 3 generazioni, a Gragnano dove il sole, il vicino mare e il clima hanno reso possibile nei secoli essiccare la pasta; per fortuna oggi è possibile gustarla anche se si vive lontano dalla capitale della pasta.
Purtroppo sono sfortunata non si sta producendo nulla nel retro bottega, dove è collocato un mulino e una vera e propria fabbrica in cui il grano, (rigorosamente grano DURO e coltivato da produttori selezionati), viene macinato e mescolato all’acqua; la pasta nel suo stato primordiale viene trafilata al bronzo ed essiccata per giorni in un’essiccatrice che che ricrea in piccolo il microclima di Gragano.
Tutto questo me lo ha raccontato Pasquale un ragazzo che lavora nello stand, mi ha detto anche che è tutto fermo perchè i ragazzi della produzione sono a Gragnano a un corso di formazione per capire come reagirà la pasta all’arrivo della bella stagione. Racconta tutto visibilmente emozionato, è orgoglioso di lavorare li, conosce tutto persino le pressioni a cui l’impasto viene trafilato. Io mi emoziono ad ogni passo, dentro questa scommessa di Giuseppe Di Martino che ha creato un piccolo gioiello di modernità che produce pasta come una volta.
Io non so più dove sono… Campania o Emilia Romagna? Decisamente Campania perchè come dice Pasquale alla fine del giro:
Quando la si fa, la pasta, ha bisogno di sentirsi a casa!
Io in un enclave di Gragnano in terra Romagnola mi siedo su uno sgabello vista cucina e… zitti tutti #LaDevozione!
Una sola cosa è andata storta, ho mancato la mitica Teresa De Masi per un giorno! Mi toccherà tornare per salutarla glielo ho promesso